Immagino la vulcanica testa di Luca Burchi nel bel mezzo di una partita, bombardato da sensazioni, idee sfruttate o no, finte che nascondono le vere intenzioni... tutto in un'eccitazione che racchiude il piacere, l'orgoglio, la vanità. Come si può pensare a tutto ciò in pochi secondi... Come può questo caos mentale terminare in una giocata armonica... È sempre stato così quando il talento ha incontrato la libertà. Un talento libero, delicato, preciso. Tutti corrono, mentre lui frena; tutti giocano a memoria, mentre lui crea; tutti sono stressati, mentre lui resta freddo. In un mondo di calciatori che non ragionano, Burchi è il simbolo del calcio che ci piace, è il simbolo dei Pepper’s.

Sembrava ieri che quel tipetto arrivato dal mare, abbronzato, magrolino, dall'accento strano e all'apparenza troppo silenzioso, s'affacciò nello spogliatoio dei baronetti presentandosi timidamente come Luca ....ed eccoci qua, tutto ad un tratto teletrasportati a 2 giorni dal 6° anniversario Pepper's (28.05.2005), sempre con quello stesso ragazzetto dal sorriso bianco stampato adesso su di un'incolta barba, che più maturo e caparbio ribadisce per la centocinquantesima volta che non c'eravamo sbagliati, che avevamo visto lontano, che l'appellativo di "bomber" non era frutto di una serata "tra cosce e zanzare" e troppo Rhum.
Niente fuochi d’artificio per lui ieri sera, niente magliette commemorative, nessun premio, nessun elogio, se l’è goduto dentro questo suo traguardo personale, chissà, magari una pacca in più sulla spalla gli avrebbe fatto piacere, ma l’averci abituato a così tanti record, ha fatto sì che ogni incredibile risultato diventasse routine e forse NON ESISTE APPAGAMENTO E SODDISFAZIONE PIU’ GRANDE CHE STANCARE GLI ALTRI DEI PROPRI PRIMATI.
Altri 150 di questi sigilli BOMBER, ed ancora una volta: chapeaux!!
Sembrava ieri che quel tipetto arrivato dal mare, abbronzato, magrolino, dall'accento strano e all'apparenza troppo silenzioso, s'affacciò nello spogliatoio dei baronetti presentandosi timidamente come Luca ....ed eccoci qua, tutto ad un tratto teletrasportati a 2 giorni dal 6° anniversario Pepper's (28.05.2005), sempre con quello stesso ragazzetto dal sorriso bianco stampato adesso su di un'incolta barba, che più maturo e caparbio ribadisce per la centocinquantesima volta che non c'eravamo sbagliati, che avevamo visto lontano, che l'appellativo di "bomber" non era frutto di una serata "tra cosce e zanzare" e troppo Rhum.
Niente fuochi d’artificio per lui ieri sera, niente magliette commemorative, nessun premio, nessun elogio, se l’è goduto dentro questo suo traguardo personale, chissà, magari una pacca in più sulla spalla gli avrebbe fatto piacere, ma l’averci abituato a così tanti record, ha fatto sì che ogni incredibile risultato diventasse routine e forse NON ESISTE APPAGAMENTO E SODDISFAZIONE PIU’ GRANDE CHE STANCARE GLI ALTRI DEI PROPRI PRIMATI.
Altri 150 di questi sigilli BOMBER, ed ancora una volta: chapeaux!!
4 commenti:
Grandissimo BOMBER.
Non stò a complimentarmi ulteriormente..sai ciò che penso!
qui il problema non è il chiedersi come bomber sia riuscito ad arrivare a 150 gol...
il vero problema è semmai come cazzo ha fatto buso a non segnare ieri sera, cioè ha segnato anche colin...
rimango sgomento!
GRANDISSIMO UNICO BOMBER!! Un vero piacere giocare con te! Ora sotto ai 200!!!
bravo socio, ma attento.......sto arrivando.
ahahahahaahaahahaha
forza peppers
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